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LO SPORT PARALIMPICO – l’importanza dello sport per favorire la socializzazione, l’integrazione e la partecipazione emotiva di ogni individuo.

Sono stati tre giorni speciali a Campione del Garda al Centro Univela di Campione per gli atleti disabili in un evento organizzato dal Cip Lombardia presieduto da Pierangelo Santelli. 

L’evento ha permesso di toccare dal vivo e praticare, in completa sicurezza, gli sport della vela, del tennis tavolo , delle freccette e del tiro con l’arco.

La foto di copertina ritrae proprio il Presidente Santelli mentre ci cimenta nelle acque del Garda. 

Estremamente interessante una riflessione fatta proprio da lui riguardo all’importanza dello sport, pensiero da noi condiviso: “Lo sport - sostiene Pierangelo Santelli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico della Lombardia - favorisce la socializzazione, l’integrazione e la partecipazione emotiva di ogni individuo e costituisce un mezzo privilegiato di costruzione e ricostruzione dell’identità personale sia per le persone normodotate che per quelle che nascono o acquisiscono una disabilità”.

Motivo di riflessione sono anche le ultime parole riportate nella frase: “ sia per le persone normodotate che per quelle che nascono o acquisiscono una disabilità”. 

Il contenuto di questa frase è estremamente importante e profondamente pregno di una realtà spesso sottovalutata perché nella frenetica vita di ogni giorno siamo tutti portati a credere che il problema della disabilità sia qualcosa di lontano per cui non è nato con disabilità. Queste parole invece, di una saggezza pratica estrema, ricordano a tutti noi che purtroppo a causa di traumi, di incidenti o delle fatalità della vita, chiunque di noi può iniziare ad avere limitate capacità fisiche e di movimento in qualsiasi momento. 

Tanti sono gli esempi di grandi campioni diventati paralimpici a seguito di traumi. Nessuno può scappare alla volontà della vita. 

E lo sport cosa fa? 

Lo sport aiuta tutti, indistintamente. 

In questi due giorni sono stati organizzati eventi sportivi per persone assistite dall’Inail che, dopo traumi, hanno avviato una attività sportiva. 

“Dopo interventi legati a traumi - continua Santelli - una parte delle persone si perde, in primo luogo perché risiedono fuori regione e quindi non abbiamo più contatto, in secondo luogo ci sono persone che si chiudono e non vogliono più avere contatto con il mondo esterno alla loro casa e famiglia. Invece una parte – dopo aver superato la fase di riabilitazione – partecipa ad attività sportive”.

Il Comitato Italiano Paralimpico della Lombardia ha una convenzione con le unità spinali degli ospedali Morelli di Sondalo, Papa Giovanni di Bergamo e Niguarda di Milano per il recupero delle persone che hanno subito traumi. Negli ultimi anni sono state circa 400 le persone che sono state recuperate da tecnici e preparatori del CIP Lombardia e dei comitati provinciali e che praticano i diversi sport riconosciuti dal Coni e complessivamente sono attorno a 2500-2600 disabili che praticano sport.

La location era eccezionale, la motivazione che ha spinto la realizzazione delle due giornate altrettanto eccezionale. 

In un messaggio del Presidente si riporta “Finita la bella esperienza sul lago, vela, arco, freccette, tennis tavolo, karaoke e gita in battello hanno riempito le giornate e reso felici tutti i partecipanti.”

Una riflessione conclusiva, scontata e semplicissima: l'unica cosa importante nella vita è donare un momento di sorriso agli altri perché nessuno è immune dalla volontà della vita che ci può offrire, in qualsiasi momento, difficili prove da superare. 

Mia nipote aveva 16 anni. 

Diventò disabile a causa di una malattia. 

Non ho mai dimenticato la sua voglia di fare sport e vivere la vita appieno, nonostante la vita stessa ce l’abbia portata via troppo presto e troppo giovane. 

Un pensiero per Alessia, ovunque lei sia in questo momento.



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