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VOGLIAMO CONOSCERE CHI HA CREATO IL FAKE DEL DECRETO DI IERI E STRINGERGLI LA MANO: UN PERFETTO ESEMPIO DI ESPERIMENTO COLLETTIVO DI REAZIONE SCOORDINATA.

Una giornata difficile, anche fin troppo tesa.

Stiamo vivendo un periodo storico estremamente complicato e , invece che restare fermi e concentrati ci facciamo prendere dal panico, causando e generando solo ulteriore panico collettivo.

La nostra vita, più o meno, scorre con i ritmi di sempre seppure con il distanziamento sociale e la mascherina e il rispetto delle norme di sicurezza. Sono mesi che questa situazione va avanti e non è nuova di questi giorni eppure fra i giorni scorsi e oggi si è assistito, per l’ennesima volta, a un delirio dettato dalla fretta, dalla superficialità, dalla non attenzione in ciò che si fa ed è grave, profondamente grave.

In data 13 ottobre ( oggi ) verrà emesso il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che decreta le misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale.

Ora, che sono le 19.54 del 13 ottobre, ancora non compare in Gazzetta Ufficiale ma è stato oggetto di mille commenti, mille post, mille arrabbiature.

Ieri circolava una differente bozza del decreto, dichiarata poi fake direttamente dai vertici del nostro sistema politico.

Noi, tutti noi, chi più chi meno, ha commentato un fake senza neppure rendersene conto . Ad un certo punto della giornata avrei voluto, lo ammetto, stringere la mano all’autore del fake facendogli i miei complimenti.

Lui/ lei / loro/ chiunque siano sono riusciti a tenere in stacco una intera nazione su un documento fasullo, marcatamente fasullo, eppure commentato da quasi tutti come se fosse vero.

Stiamo vivendo un periodo storico estremamente difficile, lo sappiamo, e la tensione è alle stelle ma dovremmo tutti cercare di essere ragionevoli e comprendere la differenza fra un decreto e un fake del decreto stesso.

E poi titoli sui giornali, indiscrezioni, uscite furtive di notizie.

Dovremmo tutti trovare la possibilità di un equilibrio maggiore con la nostra voglia di notizia e con la nostra sete di essere i primi a condividere un documento.

Magari prima controllandolo.


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